Riconoscimento e determinazione dell’inizio della gravidanza

DiRaul Artal-Mittelmark, MD, Saint Louis University School of Medicine
Revisionato/Rivisto mag 2021 | Modificata set 2022
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I fatti in Breve

    La gravidanza inizia quando un ovulo è fecondato da uno spermatozoo. Per circa nove mesi, il corpo di una donna in stato di gravidanza offre un ambiente protettivo e di nutrimento in cui l’ovulo fecondato può svilupparsi in feto. La gravidanza termina con il parto, quando nasce il bambino.

    Se è presente un ritardo del flusso mestruale pari ad almeno una settimana in una donna con ciclo regolare, è probabile che sia iniziata una gravidanza. A volte, tale sospetto può sorgere anche in presenza di alcuni sintomi tipici. Tra questi vi sono i seguenti:

    • mammelle turgide e sensibili

    • nausea e talvolta vomito

    • bisogno di urinare frequentemente

    • stanchezza insolita

    • Alterazioni dell’appetito

    Test di gravidanza domestici

    In caso di ritardo del periodo mestruale, è possibile eseguire un comune test di gravidanza. Questi test individuano la gonadotropina corionica umana (hCG) nell’urina, un ormone prodotto dalla placenta all’inizio della gravidanza.

    I risultati dei test di gravidanza casalinghi hanno un’attendibilità pari a circa il 97%. Se il risultato è negativo, ma la donna sospetta ancora di essere in stato di gravidanza, deve ripeterlo alcuni giorni più tardi. È possibile che il primo test sia stato eseguito prematuramente (prima dell’inizio previsto del flusso mestruale successivo). Se i risultati sono positivi, è opportuno contattare il medico che eseguirà un altro test di gravidanza per confermare il risultato.

    Sapevate che...

    • I risultati dei test di gravidanza casalinghi hanno un’attendibilità pari a circa il 97%.

    Test di gravidanza in laboratorio

    I medici esaminano un campione di urine o talvolta di sangue della donna per determinare la presenza di una gravidanza. Questi esami hanno una precisione superiore al 99%.

    Uno di questi, chiamato saggio immuno-assorbente legato a un enzima (ELISA), può rilevare rapidamente e facilmente un basso livello di gonadotropina corionica umana nell’urina. Alcuni test riescono a rilevare il livello bassissimo che si verifica alcuni giorni dopo la fecondazione (prima del salto di un ciclo mestruale). I risultati sono disponibili in circa mezz’ora.

    Durante i primi 60 giorni di gravidanza normale con un feto, il livello di gonadotropina corionica umana nel sangue raddoppia ogni due giorni circa. In gravidanza questi livelli vengono misurati per valutare che la gravidanza proceda bene.

    Data prevista

    Le gravidanze sono convenzionalmente datate in settimane, a partire dal primo giorno dell’ultimo flusso mestruale.

    Dopo la conferma di gravidanza, il medico chiede informazioni sulla data dell’ultima mestruazione e calcola la data approssimativa del parto contando a ritroso tre mesi dal primo giorno dell’ultima mestruazione e aggiungendo un anno e sette giorni. Ad esempio, se l’ultima mestruazione è avvenuta il 1° gennaio, il medico sottrae tre mesi arrivando al 1° ottobre, quindi aggiunge un anno e sette giorni. La data di parto prevista è l’8 ottobre dell’anno successivo. Al massimo nel 10% dei casi le gestanti partoriscono nella data prevista; il 50% partorisce a distanza di una settimana e quasi il 90% a distanza di due (prima o dopo la data prevista). Il parto che avviene nel periodo compreso fra le 2 settimane prima e le 2 settimane dopo la data prevista è considerato normale.

    In genere, le ovaie rilasciano un ovulo (ovulazione) dopo circa due settimane dall’inizio della mestruazione e la fecondazione avviene in genere poco dopo. Di conseguenza, per calcolare l’età dell’embrione è necessario sottrarre circa due settimane dal numero di settimane convenzionalmente assegnate alla gravidanza. In altre parole, una donna gravida da quattro settimane ha in grembo un embrione di due settimane. Se le mestruazioni della donna sono irregolari, questa differenza cambia, per difetto o per eccesso, di due settimane.

    La gravidanza dura in media 266 giorni (38 settimane) dalla data di fecondazione (concepimento) o 280 giorni (40 settimane) dal primo giorno dell’ultima mestruazione in caso di cicli regolari di 28 giorni. La si divide in tre trimestri, basandosi sulla data dell’ultimo ciclo mestruale:

    • 1º trimestre: da 0 a 12 settimane di gravidanza

    • 2º trimestre: da 13 a 24 settimane

    • 3º trimestre: da 25 settimane al parto

    Il metodo più preciso per stabilire la data del parto è l’ecografia, in particolare se effettuata durante le prime 12 settimane.