Effetti dell’invecchiamento sul fegato

DiChristina C. Lindenmeyer, MD, Cleveland Clinic
Revisionato/Rivisto apr 2022 | Modificata set 2022
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    Con l’invecchiamento, compaiono diverse alterazioni microscopiche e strutturali del fegato. (Per una presentazione della normale funzionalità del fegato e della cistifellea vedere anche Panoramica sul fegato e sulla cistifellea.) Ad esempio, il fegato cambia il proprio colore, passando dal marrone chiaro a una tonalità più scura. Le dimensioni e il flusso sanguigno si riducono. Nonostante ciò, i test epatici rimangono generalmente normali.

    Con l’invecchiamento la capacità del fegato di metabolizzare molte sostanze si riduce. Pertanto, alcuni farmaci non vengono inattivati con la stessa velocità negli anziani rispetto ai giovani. Ne consegue che una dose di farmaco che non avrebbe effetti collaterali nei giovani potrebbe indurre effetti collaterali correlati al dosaggio negli anziani (vedere Invecchiamento e farmaci). Per tale motivo, negli anziani è spesso necessaria una diminuzione dei dosaggi farmacologici.

    Inoltre, la capacità del fegato di sopportare lo stress si riduce. Pertanto, le sostanze tossiche per il fegato possono essere più dannose negli anziani che nei giovani. La ripresa funzionale delle cellule epatiche danneggiate risulta più lenta negli anziani.

    Con l’invecchiamento la produzione e il flusso di bile si riducono. Per tale motivo, è più probabile che si formino calcoli biliari.