Irite traumatica e chimica

(Iridociclite; Uveite traumatica)

DiAnn P. Murchison, MD, MPH, Wills Eye Hospital
Revisionato/Rivisto mag 2022 | Modificata set 2022
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

L’irite è l’infiammazione dell’epitelio interno pigmentato dell’occhio (uvea), dell’iride o di entrambi.

(Vedere anche Panoramica sulle lesioni oculari.)

Può svilupparsi in seguito a una lesione da impatto o a un’ustione chimica, generalmente nell’arco di tre giorni. Tuttavia, l’irite può anche svilupparsi in assenza di lesioni (vedere Uveite).

I sintomi comprendono lacrimazione, arrossamento dell’occhio e un forte dolore. Di solito si avverte offuscamento della vista o dolore all’esposizione alla luce intensa (fotofobia).

Il medico pone la diagnosi sulla base dell’anamnesi e dei sintomi della persona, e dei riscontri all’esame con lampada a fessura.

Trattamento

  • Farmaci per alleviare il dolore e ridurre l’infiammazione

Si instillano nell’occhio farmaci per dilatare la pupilla e rilassare i muscoli della parte colorata dell’occhio (iride) che hanno spasmi dolorosi. Questi farmaci sono detti cicloplegici e comprendono l’omatropina e la scopolamina.

Invece i colliri a base di corticosteroidi (come il prednisone) sono spesso utilizzati per abbreviare la durata dei sintomi. Sia i cicloplegici che i corticosteroidi sono solitamente adeguati per alleviare il dolore ma, se necessario, il paziente può assumere anche paracetamolo.