Che cos’è una commozione cerebrale correlata allo sport?
Una commozione cerebrale è una lesione al cervello che colpisce temporaneamente il pensiero e la coscienza. Si possono perdere i sensi (stato di incoscienza) o si può solo avvertire un senso di confusione.
Il cervello è protetto dalle ossa craniche e dal liquido presente all’interno del cranio, che ammortizza gli urti. Tuttavia, se la testa viene colpita con forza sufficiente, il cervello può spostarsi all’interno del cranio e urtare contro la parete ossea. Ciò può determinare una lesione e una temporanea alterazione della funzione cerebrale.
Una commozione cerebrale correlata allo sport è una commozione derivante da un trauma sportivo, ad esempio un colpo alla testa ricevuto giocando a calcio.
Quasi 1 atleta su 5 che praticano sport di contatto soffre di una commozione cerebrale durante la stagione sportiva.
Le commozioni cerebrali possono verificarsi in qualsiasi sport, tuttavia, le probabilità di soffrirne sono maggiori negli sport che comportano collisioni ad alta velocità, come calcio, rugby, hockey su ghiaccio e lacrosse
Una commozione cerebrale correlata allo sport può o meno determinare la perdita di coscienza
Dopo aver sofferto di una commozione cerebrale correlata allo sport e si continuare a praticare attività sportive, vi sono maggiori possibilità che se ne manifestino altre
Commozioni cerebrali ripetute possono essere causate da traumi cranici minimi
Commozioni cerebrali ripetute possono aumentare la probabilità di sviluppare danni cerebrali a lungo termine e demenza
Se si ritiene di aver subito una commozione cerebrale correlata allo sport, consultare immediatamente un medico, soprattutto uno che ha trattato molti casi del genere.
Quali sport possono causare una commozione cerebrale?
Le commozioni cerebrali sono causate da un colpo molto forte alla testa. Nello sport, possono verificarsi quando:
si cade e si batte la testa
la testa urta contro un altro giocatore
si viene colpiti alla testa da un oggetto, come una palla, una mazza o un bastone
Le commozioni cerebrali possono accadere in quasi tutti gli sport. Tuttavia, sono più probabili negli sport in cui i giocatori possono scontrarsi ad alta velocità, quali il calcio, il rugby, l’hockey su ghiaccio o il lacrosse. Inoltre, si verificano più facilmente negli sport che coinvolgono bastoni e dischi o palle che si spostano ad alta velocità.
Quali sono i sintomi della commozione cerebrale correlata allo sport?
Può esservi stato di incoscienza (solitamente di durata inferiore a 15 minuti), tuttavia, la perdita di coscienza non è fondamentale per la manifestazione della commozione cerebrale. Possono essere inoltre presenti:
stato confusionale, compresi lo stordimento o l’intontimento; non si è sicuri del punteggio o della squadra in cui si sta giocando, o si risponde alle domande lentamente
perdita di memoria; ad esempio non si sa in quale squadra si gioca o non si ricorda ciò che è avvenuto prima o dopo il trauma
visione doppia e sensibilità alla luce
goffaggine
cefalea e capogiri
Scarso equilibrio
Dopo la commozione cerebrale, per qualche giorno o settimana possono manifestarsi alcuni sintomi:
cefalee continue
problemi di memoria
stanchezza e irritabilità
Disturbi del sonno
sbalzi di umore
sensibilità alla luce e al rumore
Il manifestarsi di multiple commozioni cerebrali correlate allo sport, anche se minori, può determinare una lesione cerebrale a lungo termine definita encefalopatia traumatica cronica (chronic traumatic encephalopathy, CTE). La CTE si sviluppa anni più tardi e causa sintomi quali:
Disturbi di memoria
Problemi di giudizio e decisionali
Cambiamenti della personalità, quali l’irascibilità e la tendenza alla violenza
Parkinsonismo, uno o più problemi del movimento simili a quelli presentati da chi soffre della malattia di Parkinson, quali tremore, lentezza dei movimenti, disturbi del linguaggio o rigidità muscolare
Come si determina la presenza di una commozione cerebrale correlata allo sport?
In caso di trauma cranico durante un’attività sportiva, il medico:
pone domande
esegue un esame obiettivo per valutare se le parti del cervello funzionano correttamente
Se non si torna alla normalità entro pochi minuti o si rimane in stato di incoscienza per molto tempo, il medico di solito:
invia in ospedale per una TC (tomografia computerizzata) del cranio, per assicurarsi che non siano presenti un’emorragia o una contusione cerebrale
È meglio farsi visitare da un medico specializzato in traumatologia sportiva.
Come viene trattata la commozione cerebrale correlata allo sport?
Il medico prescriverà:
Riposo
paracetamolo, per l’eventuale cefalea
interruzione delle attività stimolanti per il cervello (ad esempio, usare il computer, giocare ai videogiochi e guardare la TV)
ricovero, se i sintomi peggiorano
Prima di tornare a praticare il proprio sport, può essere consigliato iniziare con esercizi semplici e aumentare lentamente il vigore dell’allenamento. Non si dovrebbe iniziare a praticare nuovamente l’attività sportiva finché i sintomi non siano scomparsi e il medico non abbia confermato che è possibile riprenderla.
Come si possono prevenire future commozioni cerebrali correlate allo sport?
Indossare qualsiasi casco consigliato per il proprio sport
Non praticare sport di contatto finché il medico non conferma che la lesione alla testa è completamente guarita
Riprendere l’attività sportiva gradualmente
Alcuni atleti vengono sottoposti a test neurocognitivi (test di alcune funzioni del cervello) prima di praticare uno sport. In questo modo, se si sospetta una commozione cerebrale, i medici possono esaminare nuovamente l’atleta e determinare se si sono sviluppati disturbi cerebrali.