Cos’è la rabbia?
La rabbia è un’infezione virale letale che causa infiammazione del cervello e del midollo spinale (encefalomielite) in persone e animali.
Il metodo più comune per contrarre la rabbia è ricevere un morso da un animale infetto (pipistrello, procione, moffetta, volpe, cane, gatto)
Il rischio che un animale sia portatore del virus della rabbia dipende dal tipo di animale, dal fatto che sia selvatico o domestico, e da dove vive
Se si è ricevuto un morso da un animale, è opportuno recarsi immediatamente dal medico per vedere se si necessita del vaccino antirabbico
Generalmente i sintomi compaiono circa 30-50 giorni dopo aver subito il morso
Se si riceve il vaccino antirabbico subito dopo il morso, non si contrae quasi mai la rabbia
Quando compaiono dei sintomi, nessun trattamento può aiutare ed è molto probabile che il soggetto muoia
Quali sono le cause della rabbia?
La rabbia è causata dal virus della rabbia. Il virus è comune in determinati animali selvatici. Il virus della rabbia è presente nella saliva dell’animale infetto, quindi può essere trasmessa da un morso. Gli animali sottoposti a vaccino antirabbico non contraggono quasi mai la rabbia e pertanto non possono trasmetterla all’uomo.
Negli Stati Uniti, la causa più comune di rabbia è un morso di:
Pipistrello
Il morso di un pipistrello può passare inosservato, pertanto è opportuno recarsi dal medico se si pensa di poter essere stati morsi, per esempio se ci si sveglia con un pipistrello in camera.
Altri animali che diffondono la rabbia negli Stati Uniti sono procioni, moffette e volpi. Gli uccelli e i rettili non sono portatori di rabbia. I roditori (come ratti e topi), gli scoiattoli e i conigli non hanno mai passato la rabbia all’uomo.
La maggior parte degli animali domestici negli Stati Uniti riceve il vaccino antirabbico, pertanto non trasmettono quasi mai la rabbia alle persone. Tuttavia, in luoghi dove i cani non ricevono il vaccino antirabbico, i morsi di cane sono la causa più comune di rabbia. Tali luoghi comprendono America Latina, Asia e Africa.
Quali sono i sintomi della rabbia?
I sintomi di solito non esordiscono fino a 30-50 giorni (a volte appena dopo 10 giorni) dopo essere stati morsi. Possono manifestarsi:
Dolore e intorpidimento nel punto del morso
Febbre e cefalea
Malessere generalizzato
Agitazione, confusione ed eccitazione incontrollabile
Ipersalivazione
Spasmi muscolari dolorosi alla gola e difficoltà a deglutire, parlare e respirare
Infine, l’infezione cerebrale peggiora a tal punto da causare il decesso.
Come viene diagnosticata la rabbia?
Il medico esamina i sintomi chiede se la persona abbia ricevuto il morso di animali.
Quindi esegue degli esami per ricercare il virus, tra cui:
Biopsia cutanea (prelievo di un frammento di cute dalla parte posteriore del collo per osservarlo al microscopio)
Analisi della saliva
Puntura lombare (utilizzo di un lungo ago per prelevare del liquido cerebrospinale dalla parte inferiore della schiena)
Come viene trattata la rabbia?
La prevenzione è il miglior trattamento, in quanto dopo l’esordio dei sintomi, non esiste alcun trattamento in grado di interrompere il decorso della rabbia. Il medico tratta i sintomi per alleviare la sofferenza della persona.
Come si può prevenire la rabbia?
Evitare i morsi di animali evitando di avvicinarsi ad animali selvatici o animali domestici sconosciuti
Se si lavora con animali, sottoporsi a vaccino antirabbico in caso di esposizione al virus della rabbia
Se si viene morsi da un animale, pulire la ferita con molta acqua e sapone e recarsi immediatamente dal medico. Il medico pulirà più a fondo la ferita.
Il medico pone innanzitutto domande sull’animale che ha dato il morso e sulle circostanze del morso per vedere se si è a rischio di rabbia. Alcuni fattori di rischio includono:
Animali selvatici, in particolare un pipistrello, una volpe, una moffetta o un procione
Un animale che appare ammalato o che ha un comportamento strano
Un animale domestico non vaccinato o di cui non si trovi il proprietario
Rabbia in molti animali selvatici nella zona
Se il medico ritiene che una persona sia a rischio, le somministra:
Un’iniezione di immunoglobuline antirabbiche intorno al morso
Il vaccino antirabbico: una dose immediatamente e vari richiami nell’arco di alcune settimane
Le immunoglobuline antirabbiche attaccano gli eventuali virus della rabbia a livello sistemico, fornendo una protezione a breve termine. Il vaccino antirabbico induce il sistema immunitario ad attaccare il virus.
Se si è stati morsi da un cane o altro animale domestico che non presenta sintomi di malattia, e l’animale domestico può essere osservato dal proprietario o da un veterinario, il medico può decidere di attendere 10 giorni per vedere se l’animale sviluppa sintomi di rabbia. Se l’animale è sano dopo 10 giorni, significa che non aveva la rabbia quando ha morso la persona. Se l’animale manifesta dei sintomi, bisogna trattare la persona.
Le persone che ricevono le immunoglobuline e tutti i richiami di vaccino poco dopo essere state morse non contraggono quasi mai la rabbia.