La sindrome epatopolmonare si caratterizza per i bassi livelli di ossigeno nel sangue causati dalla dilatazione delle piccole arterie polmonari che si verifica in soggetti affetti da malattie epatiche.
Nella sindrome epatopolmonare si sviluppano tre anomalie che causano la riduzione dei livelli di ossigeno nel sangue:
È presente una dilatazione della microcircolazione (arterie e vene di dimensioni microscopiche) polmonare. A causa di tale dilatazione, attraverso i polmoni fluisce una quantità di sangue superiore a quella che può essere adeguatamente ossigenata e
con una velocità superiore alla norma, che riduce il tempo per gli scambi gassosi, quindi il sangue non riceve ossigeno a sufficienza.
Tra le arterie, che portano sangue ricco di ossigeno, e le vene, che portano sangue povero di ossigeno, si sviluppano collegamenti anomali, quindi, nelle arterie che trasportano il sangue al corpo in realtà è presente una miscela di sangue ossigenato e non ossigenato. I livelli di ossigeno in tale miscela sono inferiori alla norma.
I soggetti presentano respiro affannoso che peggiora spesso nell’alzarsi in piedi e si allevia quando sono distesi. Anche il livello di ossigeno nel sangue si riduce quando la persona si alza in piedi. La maggior parte dei soggetti presenta sintomi di epatopatia cronica, come piccoli puntini rossi sulla pelle (angiomi stellati).
Diagnosi della sindrome epatopolmonare
Pulsossimetria
Spesso, ecocardiogramma con mezzo di contrasto e/o una scintigrafia nucleare polmonare
Il medico sospetta la sindrome epatopolmonare nei soggetti con epatopatia che sviluppano respiro affannoso. Se si sospetta la sindrome epatopolmonare, il medico misura la quantità di ossigeno nel sangue usando un sensore posizionato su un dito (pulsossimetria). Alcuni prelevano inoltre un campione di sangue dopo che il soggetto ha respirato aria ambiente e, di nuovo, dopo che ha respirato ossigeno, quindi misurano i livelli di ossigeno nei campioni.
Gli esami che aiutano a formulare la diagnosi includono un tipo di ecocardiografia in cui viene iniettata una soluzione per via endovenosa (ecocardiografia con mezzo di contrasto) e la scintigrafia polmonare.
Trattamento della sindrome epatopolmonare
Ossigeno
Il trattamento principale per la sindrome epatopolmonare è l’ossigeno supplementare. La sindrome epatopolmonare può regredire dopo il trapianto di fegato o se l’epatopatia di base migliora.