Endoscopia

DiJonathan Gotfried, MD, Lewis Katz School of Medicine at Temple University
Revisionato/Rivisto mar 2023 | Modificata nov 2023
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I fatti in Breve

    L’endoscopia è l’esame delle strutture interne mediante una sonda di esplorazione flessibile (endoscopio). Oltre agli esami, i medici possono utilizzare l’endoscopia per eseguire biopsie e somministrare trattamento.

    L’endoscopio è una sonda flessibile dotata di una sorgente luminosa e di una piccola telecamera, che permettono di ottenere una buona visualizzazione della mucosa del tratto digerente. È possibile osservare zone di irritazione, ulcere, infiammazione e neoformazioni tissutali anomale. Alcuni endoscopi sono dotati di sonde a ultrasuoni sulla punta. Le immagini relative alle trasmissioni di queste sonde possono mostrare dettagli che le sonde a ultrasuoni fissate alla cute del paziente non sono in grado di evidenziare.

    Gli endoscopi sono disponibili con un diametro che varia da una dimensione poco superiore a ½ centimetro a 1 centimetro e ¼ e con una lunghezza di circa 30½ centimetri fino a quasi 2 metri. La scelta dell’endoscopio dipende dalla parte del tratto digerente da esaminare.

    Introdotto attraverso la bocca, l’endoscopio consente di esaminare le seguenti strutture:

    • L’esofago (esofagoscopia)

    • Lo stomaco (gastroscopia)

    • La parte superiore dell’intestino tenue (endoscopia gastrointestinale superiore)

    • Altre parti dell’intestino tenue (enteroscopia)

    In un altro tipo di endoscopia chiamata endoscopia con videocapsula, i medici non utilizzano un endoscopio, ma fanno invece ingerire al soggetto una capsula a batteria contenente una telecamera che trasmette immagini delle parti dell’intestino tenue troppo difficili da visualizzare con un endoscopio.

    Introdotto attraverso l’ano, l’endoscopio consente di esaminare le seguenti strutture:

    • Il retto (anoscopia)

    • La parte inferiore dell’intestino crasso, il retto e l’ano (sigmoidoscopia)

    • Tutto l’intestino crasso, il retto e l’ano (colonscopia)

    Esplorazione del tratto digerente con un endoscopio

    Una sonda flessibile detta endoscopio viene utilizzata per osservare parti diverse del tratto digerente. Introdotto attraverso la bocca (come illustrato a sinistra), l’endoscopio può essere utilizzato per esaminare l’esofago, lo stomaco e parte dell’intestino tenue. Introdotto attraverso l’ano (destra), un endoscopio può essere utilizzato per esaminare il retto e tutto l’intestino crasso.

    Preparazione

    Prima di potersi sottoporre a un’endoscopia, il soggetto deve evitare l’assunzione di cibi solidi per 8 ore e di liquidi per 2-4 ore. Il cibo contenuto nello stomaco può ostruire la visuale del medico ed essere vomitato durante la procedura.

    Prima di un esame endoscopico del retto e del colon, il soggetto solitamente assume lassativi e a volte viene sottoposto a clisteri per svuotare completamente l’intestino dalle feci. Per alcune procedure è necessario consumare solo liquidi (come gelatina o brodo) il giorno prima dell’esame.

    Immediatamente prima della maggior parte delle procedure endoscopiche, si somministrano farmaci per via endovenosa per calmare il paziente e prevenire il fastidio (sedazione). In genere, l’anoscopia e la sigmoidoscopia non richiedono alcuna sedazione.

    Screening

    L’endoscopio può essere utilizzato per gli esami di screening di alcune patologie, come il tumore del colon.

    Per esempio, i soggetti ad alto rischio di sviluppare tumori del colon e i soggetti di 45 anni di età e oltre dovrebbero sottoporsi a una colonscopia per rilevare la presenza di polipi o altre alterazioni. I soggetti che non presentano fattori di rischio per il tumore del colon dovrebbero sottoporsi a colonscopia ogni 10 anni, o più di frequente o più precocemente se hanno avuto polipi del colon oppure hanno un’anamnesi familiare di tumore del colon.

    Biopsia

    Piccoli strumenti possono essere inseriti attraverso gli endoscopi e utilizzati per prelevare campioni di tessuto (biopsia endoscopica). Questi campioni possono essere valutati alla ricerca di infiammazioni, infezioni o tumori. Poiché la mucosa e gli strati più interni delle pareti del tratto digerente non possiedono un’innervazione sensitiva (fatta eccezione per la parte inferiore dell’ano), tale procedura è indolore.

    Trattamento

    L’endoscopio può essere utilizzato anche a scopo terapeutico. Il medico può introdurre diversi strumenti in un piccolo canale dell’endoscopio. Per esempio, una sonda elettrica posizionata sulla punta dell’endoscopio può essere utilizzata per distruggere tessuto anomalo, asportare piccole neoformazioni o chiudere un vaso sanguigno. Un ago sulla punta può essere utilizzato per iniettare farmaci all’interno di vene esofagee dilatate, arrestandone il sanguinamento.

    Gli endoscopi sono utilizzati anche per posizionare stent, drenare cisti, rimuovere corpi estranei, posizionare sondini per alimentazione e rimuovere polipi.

    Complicanze

    Le complicanze associate all’endoscopia sono relativamente rare e la maggior parte di esse è correlata ai farmaci utilizzati per la sedazione.

    Anche se gli endoscopi possono ferire o perfino perforare il tratto digerente, più comunemente causano irritazione della mucosa e un leggero sanguinamento, che di solito si risolvono spontaneamente.