Panoramica sul sonno

DiRichard J. Schwab, MD, University of Pennsylvania, Division of Sleep Medicine
Revisionato/Rivisto giu 2024
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Il sonno è necessario per la sopravvivenza e per mantenere un buono stato di salute, ma non è ancora del tutto chiaro il motivo della sua necessità e in che modo esattamente apporti benefici. Uno dei benefici del sonno è il suo effetto ristoratore sulla capacità delle persone di funzionare normalmente durante il giorno.

I bisogni individuali di sonno possono variare ampiamente, solitamente da 6 a 10 ore al giorno. La maggior parte delle persone dorme durante la notte. Tuttavia, molte sono costrette a dormire durante il giorno a causa degli orari di lavoro, una situazione che può causare disturbi del sonno.

Sapevate che...

  • Nessuno sa esattamente perché le persone hanno bisogno di dormire.

Quanto una persona dorme e quanto si sente riposata dopo il risveglio può essere influenzato da molti fattori, compresi i seguenti:

  • Livello di eccitazione o stress emotivo

  • Età

  • Alimentazione

  • Utilizzo di farmaci

Per esempio, alcuni farmaci inducono sonnolenza e altri invece disturbano il sonno. Alcune sostanze o additivi contenuti negli alimenti, come caffeina, spezie forti e glutammato monosodico (GMS), possono disturbare il sonno. Gli anziani tendono ad addormentarsi prima, a svegliarsi prima e a tollerare meno i cambiamenti delle abitudini del sonno.

Il russamento può interferire con il sonno, quello di chi russa o quello di chi condivide il letto con chi russa.

Il ciclo del sonno

Il sonno non è tutto uguale. Ne esistono due tipi principali:

  • Sonno paradosso (REM)

  • Sonno ortodosso (NREM), che possiede tre stadi

Normalmente si passa attraverso i tre stadi del sonno NREM (stadi da N1 a N3), di norma seguiti da un breve intervallo di sonno REM, ogni 90-120 minuti o diverse volte per notte. Durante la notte, le persone si svegliano brevemente (stadio W), ma non sono consapevoli di essere sveglie.

  • Sonno NREM: il sonno NREM rappresenta circa il 75-80% del sonno totale negli adulti. Il sonno progredisce dallo stadio 1 (il livello più leggero, durante il quale una persona può essere svegliata facilmente) allo stadio 3 (il livello più profondo, in cui è possibile svegliarla con maggiore difficoltà). Allo stadio 3, la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e quella respiratoria sono al livello minimo. Lo stadio 3 è percepito come sonno di alta qualità.

  • Sonno REM: l’attività elettrica nel cervello è particolarmente intensa, quanto quella rilevata durante lo stato di veglia. Gli occhi si muovono rapidamente e alcuni muscoli sono paralizzati, quindi è impossibile qualsiasi movimento volontario. Tuttavia, alcuni muscoli possono contrarsi in modo involontario. La frequenza e la profondità della respirazione aumentano.

I sogni più vividi avvengono durante il sonno REM. Il parlare durante il sonno, i terrori notturni e il sonnambulismo compaiono nella fase 3 del sonno NREM.

Fasi del ciclo del sonno

Normalmente le persone attraversano fasi distinte di sonno ogni 90-120 minuti durante la notte: tre fasi di sonno ortodosso (N) e una fase di sonno paradosso (REM).

La fase N1 (leggera) dura relativamente poco. La maggior parte del tempo viene trascorsa nella fase N2. Il sonno profondo (fase N3) avviene essenzialmente durante la prima metà della notte. Con il passare della notte, si trascorre più tempo nel sonno REM. Avvengono brevi risvegli (chiamati fase W) durante la notte, ma la persona solitamente non ne è consapevole.

Disturbi del sonno

Quasi la metà della popolazione complessiva degli Stati Uniti riferisce di avere problemi di sonno. (Vedere anche Disturbi del sonno nei bambini.)

I disturbi del sonno influiscono sulla capacità di addormentarsi, di rimanere addormentati, di stare svegli o su comportamenti insoliti durante il sonno, come il sonnambulismo. Il sonno può essere disturbato da molti fattori, inclusi orari irregolari per coricarsi, attività prima di coricarsi, stress, dieta, disturbi o farmaci.

I sintomi più comuni dei disturbi del sonno sono

L’insonnia può essere un disturbo di per sé oppure un sintomo di un altro disturbo. L’eccessiva sonnolenza diurna non costituisce un disturbo, bensì un sintomo di diversi disturbi correlati al sonno.

Le persone che soffrono di insonnia fanno fatica ad addormentarsi e a continuare a dormire e si svegliano non riposate. Possono svegliarsi presto. In seguito alla mancanza di sonno, si sentono assonnate, stanche ed irritabili durante il giorno.

Le persone con sonnolenza diurna eccessiva tendono ad addormentarsi durante le ore di veglia normali. Alcuni disturbi del sonno impediscono di resistere alla voglia di addormentarsi durante il giorno.

Alcuni disturbi del sonno implicano movimenti involontari degli arti o altri comportamenti insoliti (come incubi, terrori notturni o sonnambulismo) durante il sonno. Movimenti e comportamenti insoliti durante il sonno sono chiamati parasonnie.

Altri sintomi possono includere problemi di memoria, di coordinazione ed emotivi. Le persone possono avere risultati negativi a scuola o al lavoro. Aumenta il rischio di avere un incidente stradale o di sviluppare disturbi cardiaci.

Una descrizione dettagliata del problema, a volte con informazioni riportate in un registro, indica solitamente la diagnosi, ma in certi casi sono necessari esami in un laboratorio del sonno. Questi esami includono la polisonnografia.

Informazioni essenziali per gli anziani: Sonno

Quasi la metà delle persone anziane dice di non dormire bene come vorrebbe. Con l’avanzare dell’età, il tempo di sonno totale e il sonno profondo tendono a ridursi e vi sono maggiori probabilità che il sonno venga interrotto.

Sebbene le cause del sonno di cattiva qualità possano essere le stesse degli adulti più giovani, al sonno disturbato possono contribuire anche i cambiamenti correlati all’età.

Cambiamenti correlati all’età

Con l’invecchiamento, le persone possono partecipare a meno attività e diventare meno attive fisicamente, di conseguenza diventa più difficile per loro addormentarsi e restare addormentate.

Se le persone anziane devono trasferirsi a casa di un parente o in una casa di riposo, potrebbero non avere più il controllo su cose come la temperatura e i livelli di rumore. Il disagio che ne deriva può rendere il sonno ancora più difficile.

Le persone più anziane possono uscire di meno e trascorrere meno tempo all’aperto, di conseguenza diminuisce anche la loro esposizione alla luce del sole. Se gli occhi non vengono esposti sufficientemente alla luce del sole, l’orologio interno (biologico) dell’organismo può non essere sincronizzato con il ciclo terrestre di luce e buio. Le persone possono quindi avere difficoltà a dormire quando dovrebbero (la notte).

Inoltre, con l’invecchiamento il corpo produce meno melatonina e ormone della crescita. Questo cambiamento influenza il sonno, perché entrambi questi ormoni favoriscono il sonno profondo.

Gli anziani tendono ad addormentarsi e a svegliarsi prima degli adulti più giovani e dei bambini. Rispetto alle persone più giovani, trascorrono anche meno tempo nella fase di sonno profondo (che può aiutare il corpo a riprendersi dalle attività della giornata). Una volta addormentati, si svegliano più spesso e più facilmente. Di conseguenza, al risveglio si sentono meno riposati, anche se possono aver trascorso molto tempo a letto. Questi cambiamenti non indicano di solito di per sé un disturbo del sonno negli anziani, ma posso essere indice di un problema se rendono difficile il funzionamento della persona durante il giorno.

Le persone anziane tendono ad essere meno tolleranti ai cambiamenti nelle abitudini del sonno. Ad esempio, possono essere più soggette alla sindrome da fuso orario e ai problemi correlati ai turni di lavoro.

Disturbi negli anziani

Le persone anziane presentano una maggiore probabilità di avere disturbi medici ed emotivi che possono interferire con il sonno.

I disturbi interferiscono con il sonno in diversi modi:

Anche la depressione, comune nelle persone anziane, interferisce con il sonno.

Farmaci assunti dagli anziani

È più probabile che gli anziani assumano farmaci che influiscono sul sonno. Alcuni (come i diuretici per l’insufficienza cardiaca) aumentano il bisogno di urinare e interrompono così il sonno. Altri farmaci causano sonnolenza durante il giorno o stimolano chi li assume. In entrambi i casi, dormire di notte può essere più difficile.

I farmaci per favorire il sonno (ipnotici), prescritti da un medico o da banco, anche in piccole dosi, possono avere effetti collaterali. Tali effetti sono più probabili e causano più problemi negli anziani. Possono includere sonnolenza diurna, goffaggine, nervosismo, agitazione, difficoltà di minzione e stato confusionale. Questi farmaci aumentano inoltre il rischio di cadute durante la notte.

Gli anziani e i sonnellini

Gli anziani hanno la tendenza a fare sonnellini perché non dormono bene durante la notte. La pennichella durante il giorno più aiutare a compensare la mancanza di sonno durante la notte, ma può anche rendere più difficile dormire di notte. La pennichella è possibile perché il corpo che invecchia è meno in grado di regolare la pressione arteriosa come necessario. Ad esempio, dopo un lauto pasto, la pressione arteriosa diminuisce e il corpo deve pompare più sangue alla testa. Il corpo che invecchia è meno in grado di fare tutte queste regolazioni. Di conseguenza, le persone anziane si sdraiano più spesso e a volte finiscono per assopirsi.

Misure per migliorare il sonno degli anziani

Generalmente, gli anziani hanno bisogno della stessa quantità di sonno di quando erano giovani e non devono accettare che il sonno di cattiva qualità faccia parte dell’invecchiamento. Possono prendere dei provvedimenti per migliorare il sonno, come i seguenti:

  • Restare attivi, ma evitare l’attività fisica e l’eccitazione in tarda serata.

  • Trascorrere del tempo all’aria aperta.

  • Evitare cibi e bevande (come quelli che contengono caffeina o alcol), che possono interferire con il sonno o bere bevande contenenti caffeina solo nella prima parte della giornata.

  • Assicurarsi che la camera da letto favorisca il sonno (ovvero, sia fresca e buia).

  • Coricarsi e, più importante, svegliarsi a orari regolari.