Lesioni da iniezione ad alta pressione

DiMichael I. Greenberg, MD, Drexel University College of Medicine;
David Vearrier, MD, MPH, University of Mississippi Medical Center
Revisionato/Rivisto ago 2022 | Modificata set 2022
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Le lesioni da iniezione ad alta pressione si verificano quando vengono accidentalmente iniettate sostanze da apparecchiature industriali con una pressione sufficientemente elevata da lacerare la pelle. La sostanza iniettata causa un esteso danno tissutale e talvolta comporta l’amputazione.

  • Le lesioni da iniezione ad alta pressione sono rare, ma hanno conseguenze gravi, che possono includere la perdita di un arto.

  • La parte del corpo interessata può perdere la sua normale funzionalità, i muscoli possono irrigidirsi in maniera permanente e i soggetti possono avvertire dolore cronico e sensazioni anomale.

  • La diagnosi e il trattamento tempestivi sono essenziali per prevenire conseguenze gravi.

  • Per la diagnosi, il medico pone domande dettagliate sulla lesione ed esegue una radiografia.

  • Il trattamento include antibiotici e intervento chirurgico.

Le lesioni da iniezione ad alta pressione sono solitamente correlate all’attività lavorativa, ma talvolta si verificano durante la pratica di hobby o l’esecuzione di riparazioni in casa da parte dei proprietari. La maggior parte di queste lesioni riguarda la mano non dominante di lavoratori di sesso maschile intorno ai 30 anni di età.

Benché le attività e l’uso di apparecchi di iniezione ad alta pressione siano comuni a livello industriale, le lesioni da iniezione ad alta pressione sono rare. I fluidi industriali che possono essere iniettati includono vernici, aria, solventi, benzina, fluidi idraulici, grasso e acqua. Le lesioni da iniezione ad alta pressione hanno conseguenze gravi, che possono comprendere la perdita di un arto.

Sintomi delle lesioni da iniezione ad alta pressione

Una lesione da iniezione ad alta pressione provoca una piccola ferita da puntura che non è evidente. Il dolore e il gonfiore intorno alla ferita sono lievi fino a varie ore più tardi.

In caso di iniezione di un fluido in un arto o in una mano, i muscoli interessati possono gonfiarsi a tal punto da interrompere l’apporto di sangue, causando la sindrome compartimentale, un disturbo grave.

Alla fine, il soggetto può perdere la funzionalità della parte del corpo interessata. I muscoli possono accorciarsi e irrigidirsi in modo continuativo (un processo chiamato contrattura), provocando la piegatura permanente delle articolazioni. Le contratture limitano l’ampiezza dei movimenti.

I soggetti con una lesione da iniezione ad alta pressione possono presentare anche dolore cronico, maggiore sensibilità al dolore e sensazioni anomale, come formicolio o una sensazione di punture di spilli. Possono svilupparsi infezioni batteriche.

Diagnosi delle lesioni da iniezione ad alta pressione

  • Valutazione medica

  • Radiografie

Le lesioni da iniezione ad alta pressione sono considerate un’emergenza, che talvolta richiede un intervento chirurgico immediato. Una diagnosi tempestiva e corretta è essenziale per evitare che questo tipo di lesioni abbia conseguenze gravi. Tuttavia, poiché i sintomi iniziali sono talvolta lievi, è facile sottovalutarne la gravità.

Per diagnosticare una lesione da iniezione ad alta pressione, il medico pone domande dettagliate:

  • Quando si è verificata la ferita da puntura

  • Come si è verificata la ferita

  • Qual era l’apparecchiatura in uso

  • Se disponibile, qual era la sostanza nell’iniettore e la pressione dello strumento di iniezione

Il medico documenta accuratamente la parte del corpo che ha subito la lesione. Vengono eseguite radiografie o altri esami di diagnostica per immagini (come ecografia, TC o RM) per controllare l’eventuale presenza di fratture e della sostanza iniettata. Se la sostanza iniettata è visibile all’esame di diagnostica per immagini, il risultato può essere utilizzato per determinare la profondità della lesione. Possono anche essere scattate fotografie della parte del corpo interessata dalla lesione.

Prognosi delle lesioni da iniezione ad alta pressione

Due fattori che determinano la prognosi dei soggetti che hanno subito una lesione da iniezione ad alta pressione sono:

  • La sostanza iniettata

  • La pressione di iniezione

Vernici e solventi (liquidi in cui vengono disciolte altre sostanze) causano le lesioni più gravi e determinano la prognosi peggiore. Una minore pressione di iniezione causa di solito meno lesioni, mentre una pressione maggiore provoca generalmente lesioni più estese.

L’invalidità può essere permanente.

In caso di iniezione di solventi, fino al 50-80% dei soggetti che ha subito una lesione da iniezione ad alta pressione perde un arto (deve essere sottoposto ad amputazione).

Trattamento delle lesioni da iniezione ad alta pressione

  • Antibiotici somministrati in vena (per via endovenosa)

  • Intervento chirurgico tempestivo

Innanzitutto, il medico pulisce delicatamente la ferita e fascia senza stringere eccessivamente la parte del corpo interessata dalla lesione con una medicazione sterile. La parte lesionata viene poi sollevata.

Ai soggetti che hanno subito una lesione da iniezione ad alta pressione vengono somministrati antibiotici in grado di combattere molte infezioni (antibiotici ad ampio spettro) per via endovenosa e, se necessario, il vaccino antitetanico. Si somministrano analgesici al bisogno.

Viene eseguito il prima possibile un intervento chirurgico per esaminare e valutare tutte le lesioni da iniezione ad alta pressione. L’intervento viene effettuato in sala operatoria e richiede l’anestesia generale. È consigliabile che venga realizzato da un chirurgo esperto nel trattamento di questo tipo di lesioni. Il chirurgo rimuove il tessuto necrotico e la maggiore quantità possibile della sostanza iniettata. In genere, l’incisione viene lasciata aperta (non suturata) e lasciata cicatrizzare oppure il chirurgo attende ed esegue la sutura solo in un secondo momento.

Può essere necessaria l’amputazione (delle dita delle mani o dei piedi oppure degli arti).

Può essere applicato un tutore sull’arto interessato per evitare di sollecitare la ferita in modo che possa cicatrizzare più rapidamente.

La fisioterapia e la terapia occupazionale possono aiutare a recuperare la funzionalità. Talvolta è necessario un secondo intervento per migliorare la funzionalità dell’arto.