Psoriasi

DiShinjita Das, MD MPH, Massachusetts General Hospital
Revisionato/Rivisto set 2023
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I fatti in Breve

La psoriasi è una malattia cronica, recidivante, caratterizzata dalla comparsa di chiazze rialzate, arrossate, con margini distinti, ricoperte da squame argentee che si formano tra la placca e la cute normale.

  • Un problema con il sistema immunitario potrebbe avere un ruolo in questa patologia e alcune persone sono geneticamente predisposte alla psoriasi.

  • Le caratteristiche squame possono comparire ovunque sul corpo, in chiazze ampie o di dimensioni limitate, in particolare su gomiti, ginocchia e cuoio capelluto.

  • Questa malattia viene trattata con una combinazione di farmaci applicati alla cute, esposizione alla luce ultravioletta (fototerapia) e farmaci assunti per via orale o iniettati.

La psoriasi è comune e varia ampiamente tra popolazioni diverse in tutto il mondo. È probabile che la psoriasi sia poco riconosciuta nelle popolazioni di pelle scura rispetto a quelle con pelle chiara.

La psoriasi si sviluppa generalmente in persone di 16-22 anni e in quelle di 57-60 anni. Tuttavia, tutte le persone di qualsiasi età sono suscettibili.

Le chiazze della psoriasi sono dovute alla crescita insolitamente accelerata delle cellule cutanee. Non si conosce la causa della rapida crescita cellulare, ma si ritiene che sia legata a un’alterazione del sistema immunitario. Il disturbo ricorre spesso nella stessa famiglia e certi geni sono associati alla psoriasi.

Alcuni fattori scatenanti ben identificati della psoriasi includono

  • Traumi cutanei minori

  • Ustione solare

  • Infezione da HIV

  • Infezione da streptococco, come la faringite streptococcica (che porta alla psoriasi guttata)

  • Farmaci (in particolare beta-bloccanti, clorochina, litio, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, indometacina, terbinafina, interferone-alfa, inibitori del checkpoint immunitario e inibitori del fattore di necrosi tumorale)

  • Stress emotivo

  • Consumo di alcolici

  • Fumo di tabacco

  • Obesità

Sintomi della psoriasi

La psoriasi a placche, il tipo di psoriasi più comune, di solito ha inizio con una o più piccole chiazze rosse, argentate e lucide (placche) sul cuoio capelluto, ai gomiti, alle ginocchia, sulla schiena o sulle natiche. Possono essere colpite anche le sopracciglia, le ascelle, l’ombelico, la pelle intorno all’ano e la fossetta in cui le natiche si uniscono alla regione lombare. Molte persone affette da psoriasi possono presentare anche unghie deformate, ispessite e striate.

Psoriasi ungueale con indentature e scolorimento
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La foto mostra indentature e aree marroncine (dette macchie d’olio) in un soggetto affetto da psoriasi.
© Springer Science+Business Media

Le prime chiazze possono guarire dopo pochi mesi o persistere, confluendo talvolta in chiazze più grandi. Alcune persone non presentano mai più di una o due piccole chiazze, mentre altre sviluppano grandi chiazze che coprono vaste aree del corpo. La presenza di chiazze spesse o di chiazze su palmi delle mani, piante dei piedi o pieghe dei genitali causa spesso prurito o bruciore, ma molte volte la malattia è asintomatica. Sebbene le chiazze non provochino gravi disturbi fisici, sono molto evidenti e spesso creano imbarazzo nella persona interessata. Il disagio psicologico causato dalla psoriasi può essere grave.

La psoriasi persiste per tutta la vita, ma può comparire a intervalli irregolari. I sintomi spesso diminuiscono durante l’estate quando la cute è esposta al sole. Alcune persone possono presentare lunghi periodi di benessere tra una recidiva e l’altra.

Artrite psoriasica delle dita
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La foto mostra placche rosse e squamose tipiche dell’artrite psoriasica. Le unghie sono ingiallite e la consistenza è cambiata.
DOTT. HAROUT TANIELIAN/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Dal 5 al 30% circa delle persone affette da psoriasi sviluppano artrite (artrite psoriasica). L’artrite psoriasica provoca dolore e gonfiore delle articolazioni.

Riacutizzazioni

La psoriasi può riacutizzarsi senza una ragione evidente oppure in seguito a varie circostanze. Le riacutizzazioni spesso derivano da stati irritativi della pelle, come piccole lesioni e gravi ustioni solari. Talvolta si presentano in seguito a infezioni, come raffreddori e faringiti da streptococchi. Le riacutizzazioni sono più frequenti in inverno, dopo aver consumato alcol e dopo situazioni stressanti. Anche molti farmaci, come gli antimalarici, il litio, gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE), la terbinafina, l’interferone-alfa, i beta-bloccanti e gli inibitori del fattore di necrosi tumorale, possono causare la riacutizzazione della psoriasi. Le riacutizzazioni sono anche comuni nelle persone obese, infettate dal virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunoficiency Virus, HIV) o che fumano tabacco.

Tipi di psoriasi non comuni

Alcuni rari tipi di psoriasi possono avere conseguenze più gravi.

La psoriasi eritrodermica causa l’arrossamento e la formazione di squame su tutta la pelle del corpo. Si tratta di una forma grave di psoriasi perché, come farebbe un’ustione, priva la pelle della sua funzione di barriera protettiva contro traumi e infezioni.

Psoriasi eritrodermica
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La foto mostra un’estesa eruzione cutanea rossa sul torso di una persona affetta da psoriasi eritrodermica.
SCIENCE PHOTO LIBRARY

La psoriasi pustolosa è un’altra forma di psoriasi non comune. In questa forma, vesciche piene di pus (pustole) di dimensioni grandi e piccole sono largamente diffuse sul corpo.

Psoriasi pustolosa (piede)
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Questa immagine mostra vescicole piene di pus (pustole) diffuse sulla pianta dei piedi di un soggetto con psoriasi pustolosa.
Immagine per gentile concessione della dott.ssa Karen McKoy.

La psoriasi palmoplantare è una forma di psoriasi pustolosa, nella quale le pustole si sviluppano principalmente sulle mani e sui piedi. È talvolta definita psoriasi delle palme delle mani e delle piante dei piedi.

Psoriasi palmoplantare del palmo della mano
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La foto mostra un accumulo di cute ruvida e squamosa sul palmo di una persona affetta da psoriasi palmoplantare. Questi accumuli sono quanto rimane dopo che le vescicole (pustole) piene di pus sono scoppiate da sole.
SCIENCE PHOTO LIBRARY
Psoriasi palmoplantare della pianta del piede
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La foto mostra un accumulo di cute ruvida e squamosa sulla pianta del piede di una persona affetta da psoriasi palmoplantare. Le squame sono quanto rimane sulla cute dopo che le vescicole (pustole) piene di pus sono scoppiate da sole.
SCIENCE PHOTO LIBRARY

La psoriasi guttata è una forma non comune di psoriasi in cui compaiono all’improvviso molteplici piccole chiazze (placche) di solito sul tronco nei bambini e nei giovani adulti dopo un’infezione da faringite streptococcica. Gli antibiotici usati per trattare l’infezione da streptococco eliminano le chiazze in alcuni soggetti, mentre in altri sono necessarie ulteriori terapie.

Psoriasi guttata
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La fotografia mostra molteplici chiazze (placche) sul tronco di un uomo di 22 anni affetto da psoriasi guttata.
DOTT. P. MARAZZI/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Diagnosi della psoriasi

  • Valutazione medica

  • Talvolta, biopsia cutanea

I medici basano la diagnosi sull’aspetto delle desquamazioni e delle placche e sulla zona del corpo in cui queste compaiono.

A volte, i medici prelevano un campione di tessuto cutaneo e lo esaminano al microscopio, per escludere la presenza di altri disturbi (come il cancro della pelle).

Trattamento della psoriasi

  • Trattamenti topici

  • Fototerapia

  • Trattamenti sistemici

Sono disponibili molti farmaci per trattare la psoriasi. Nella maggior parte dei casi viene utilizzata una combinazione di farmaci, in base alla gravità e all’entità dei sintomi.

Trattamenti topici

I trattamenti topici vengono applicati sulla pelle. Sono i trattamenti più comuni per la psoriasi. Quasi tutte le persone con psoriasi traggono beneficio dalle creme idratanti (emollienti).

Altri agenti topici comprendono i corticosteroidi, spesso associati al calcipotriene (chiamato anche calcipotriolo), un derivato della vitamina D, o al catrame.

Il tacrolimus e il pimecrolimus vengono usati per curare la psoriasi che compare sulla pelle delicata (come quella del viso o dell’inguine o nelle pieghe cutanee). Possono essere utilizzati anche tazarotene, roflumilast o tapinarof.

Le chiazze molto spesse possono essere ammorbidite con unguenti contenenti acido salicilico, che aumenta l’efficacia degli altri trattamenti.

Altre opzioni terapeutiche sono il catrame di carbone e l’antralina, utilizzati però meno frequentemente.

Molti di questi trattamenti irritano la pelle e i medici devono identificare quelli più indicati per ciascun paziente.

Fototerapia

Anche la fototerapia (esposizione alla luce ultravioletta) può aiutare a eliminare la psoriasi per diversi mesi dopo ogni trattamento (vedere la barra laterale Fototerapia: uso della luce ultravioletta per trattare i disturbi cutanei). La fototerapia viene frequentemente utilizzata in combinazione con vari farmaci topici, in particolare quando sono coinvolte ampie zone cutanee, ma non viene usata molto spesso perché sono disponibili altri farmaci efficaci. Tradizionalmente, il trattamento prevedeva una fototerapia associata all’uso di psoraleni (farmaci che rendono la pelle più sensibile agli effetti della luce ultravioletta). Questo trattamento viene definito PUVA (psoraleni più ultravioletti A).

Molti medici adesso utilizzano trattamenti ultravioletti a banda stretta B (NBUVB), che sono ugualmente efficaci rispetto al trattamento PUVA. Tuttavia, i trattamenti NBUVB non richiedono psoraleni e quindi non hanno gli stessi effetti collaterali, come l’estrema sensibilità alla luce solare.

I medici possono anche trattare chiazze specifiche della pelle direttamente con un laser che concentra la luce ultravioletta (laserterapia ad eccimeri).

Fototerapia: l’utilizzo della luce ultravioletta per trattare le patologie della cute

Per alcuni disturbi della cute risulta utile l’esposizione alla luce solare. Una delle componenti della luce solare, la luce ultravioletta (UV), è responsabile di questo effetto. La luce UV può avere vari effetti sulle cellule cutanee, come alterare la quantità e il tipo di sostanze chimiche che esse producono e causare la morte di alcune cellule che possono essere implicate nelle malattie dermatologiche.

L’uso della luce UV a scopo terapeutico è definito fototerapia. Psoriasi e dermatite atopica sono i disturbi più comunemente trattati con la fototerapia.

Dato che l’esposizione solare naturale varia in intensità e in alcuni climi non è praticabile per buona parte dell’anno, la fototerapia viene quasi sempre praticata con luce UV artificiale. I trattamenti vengono eseguiti in un ambulatorio medico oppure in un centro di trattamento specializzato.

La luce UV, impercettibile dall’occhio umano, viene classificata come A, B o C, in base alla sua lunghezza d’onda. Gli ultravioletti A (UVA) penetrano più profondamente degli ultravioletti B (UVB). L’irradiazione con UVA o UVB viene selezionata sulla base del tipo e della gravità della patologia del soggetto. Gli ultravioletti C non vengono usati nella fototerapia. Alcune luci producono solo specifiche lunghezze d’onda UVA o UVB (terapia a banda stretta), che sono utilizzate per il trattamento di specifiche malattie. La terapia a banda stretta contribuisce a limitare l’effetto simile all’eritema solare causato dalla fototerapia.

La fototerapia è talvolta combinata con l’uso di psoraleni. La combinazione di psoraleni più UVA è nota come terapia PUVA. Gli psoraleni sono farmaci che possono essere assunti per via orale prima del trattamento con luce UV. Sensibilizzano la cute agli effetti della luce UV, permettendo esposizioni più brevi e meno intense.

Gli effetti collaterali della fototerapia comprendono il dolore e l’arrossamento simili alle ustioni solari da prolungate esposizioni alla luce UV. L’esposizione alla luce UV, inoltre, aumenta il rischio a lungo termine di cancro della pelle, sebbene il rischio sia minimo per cicli di trattamento brevi. Gli psoraleni spesso causano nausea ed estrema sensibilità alla luce solare. Inoltre, dato che penetrano nel cristallino dell’occhio, devono essere indossati occhiali da sole resistenti agli UV per minimo 12 ore dopo aver eseguito la terapia PUVA.

Trattamenti sistemici

I trattamenti sistemici sono farmaci che agiscono su tutto il corpo o alcuni sistemi dell’organismo. Possono essere assunti per via orale o essere iniettati.

Gli immunosoppressori sistemici sono farmaci che indeboliscono (sopprimono) intenzionalmente il sistema immunitario, per impedirgli di peggiorare la psoriasi. Gli immunosoppressori possono ridurre la capacità dell’organismo di combattere le infezioni. Gli esami comprendono

  • Per il trattamento della psoriasi grave può venire utilizzata la ciclosporina. Questo farmaco può causare ipertensione arteriosa e danneggiare i reni.

  • Il micofenolato mofetile provoca comunemente problemi gastrointestinali e soppressione del midollo osseo (diminuzione della produzione di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Può anche aumentare il rischio di linfoma e di altri tipi di tumore.

  • Il metotressato diminuisce l’infiammazione nel corpo e interferisce con la crescita e la moltiplicazione delle cellule cutanee. I medici somministrano il metotressato alle persone che soffrono di psoriasi grave o che non rispondono a terapie meno dannose. I possibili effetti collaterali sono il danno epatico e i danni al sistema immunitario.

  • Gli agenti biologici vengono prodotti a partire da organismi viventi e inibiscono determinate sostanze chimiche associate al sistema immunitario. Includono etanercept, adalimumab, infliximab, certolizumab pegol, ustekinumab, secukinumab, brodalumab, ixekizumab, tildrakizumab, risankizumab, guselkumab e tofacitinib. Tutti questi farmaci vengono somministrati per iniezione, tranne il tofacitinib, che viene assunto per via orale. Questi farmaci tendono ad essere i più efficaci per la psoriasi grave, ma possono avere effetti collaterali più problematici. I farmaci biosimilari sono molto simili agli agenti biologici e sono talvolta utilizzati per sostituire questi ultimi.

Per trattare le forme da moderate a gravi di psoriasi e l’artrite psoriasica possono essere utilizzati altri farmaci:

  • I retinoidi sistemici, come l’acitretina e l’isotretinoina, possono essere efficaci nei casi gravi e difficili da trattare di psoriasi a placche, psoriasi pustolosa (per la quale spesso si preferisce l’isotretinoina) e psoriasi palmoplantare. Questi farmaci vengono assunti per via orale. Possono causare gravi difetti congeniti e non devono essere assunti dalle donne in età fertile. Le donne devono attendere almeno 3 anni dopo l’ultima dose di acitretina e almeno 1 mese dopo l’ultima dose di isotretinoina prima di tentare la gravidanza. Questi farmaci possono aumentare i livelli di trigliceridi e causare problemi reversibili a carico di fegato, conte ematiche, ossa e capelli.

  • L’apremilast è un’altra opzione; viene assunto per via orale. Gli effetti collaterali più comuni sono nausea e diarrea.

Ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  1. National Psoriasis Foundation: Un risorsa che fornisce informazioni sui trattamenti e sul supporto comunitario