Gestione iniziale della ventilazione nella sindrome da distress respiratorio acuto

Generalmente, si raccomanda il seguente approccio per la gestione dei ventilatori in caso di sindrome da distress respiratorio acuto:

  • Una modalità a controllo assistito è di solito usata inizialmente con un volume corrente di 6 mL/kg con peso corporeo ideale, frequenza respiratoria di 25/min, flusso di 60 L/min, FiO2 di 1,0 e pressione positiva di fine espirazione di 15 cm-H2O.

  • Una volta che la saturazione di ossigeno è > 90%, la FiO2 è diminuita.

  • A questo punto, la pressione positiva di fine espirazione viene ridotta con incrementi di 2,5 cm-H2O a seconda della tolleranza del paziente per trovare la minima pressione positiva di fine espirazione associata a una saturazione di ossigeno del 90% con una FiO2 di 0,6.

  • La frequenza respiratoria viene poi aumentata fino a 35/min per ottenere un pH > 7,15, o fino a quando il tracciato del flusso espiratorio mostra la presenza di un flusso di fine espirazione.

Per determinare il volume corrente ideale nei pazienti con pneumopatia, sottoposti a ventilazione meccanica, si utilizza il peso corporeo ideale piuttosto che quello reale: