Definizioni del monitoraggio della frequenza cardiaca fetale

Parametro

Definizione

Frequenza fetale cardiaca: base

Frequenza cardiaca fetale media per un periodo di 10 min, esclusi i periodi di grande variabilità (> 25 bpm), arrotondato al più vicino 0 o 5

Deve essere identificata per ≥ 2 minuti (ma non necessariamente 2 minuti consecutivi)

Frequenza cardiaca fetale: variabilità

Fluttuazioni del valore di riferimento per i valori di frequenza cardiaca fetale che sono irregolari in ampiezza e frequenza (escludendo accelerazioni e decelerazioni)

Fluttuazioni visivamente quantificate come ampiezza dal picco-al-minimo in battiti per minuto

Accelerazione della frequenza cardiaca fetale: appropriata per l'età gestazionale

Aumento improvviso evidente del tasso della frequenza fetale cardiaca a < 32 settimane: picco ≥ 10 battiti/minuto > valore di riferimento della frequenza cardiaca basale per ≥ 10 secondi

≥ 32 settimane di età gestazionale stimata: ≥ 15 battiti/min > frequenza cardiaca di base per ≥ 15 secondi

Decelerazione della frequenza cardiaca fetale: relazione con le contrazioni uterine

Tardiva: diminuzione graduale e temporanea della frequenza fetale cardiaca che comincia dopo il picco di una contrazione uterina e impiega ≥ 30 secondi a raggiungere il suo nadir, che si verifica dopo il picco di contrazione uterina

Inizio, picco, e fine della decelerazione di solito dopo l'inizio, il picco, e la fine della contrazione

Precoce: diminuzione graduale e temporanea della frequenza cardiaca fetale che inizia vicino all'inizio di una contrazione uterina e impiega ≥ 30 secondi a raggiungere il suo nadir, che si verifica in prossimità del picco di contrazione uterina

Inizio, picco, e fine della decelerazione di solito vicino all'inizio, al picco, e alla fine della contrazione

Variabile: brusco calo temporaneo di ≥ 15 battiti/min della frequenza cardiaca fetale che raggiunge il suo nadir < 30 secondi dopo l'inizio della decelerazione e dura da 15 secondi e 2 minuti; decelerazioni che possono o non possono essere associate a contrazioni uterine

L'inizio, la profondità e la durata generalmente variano tra le contrazioni uterine successive

Macones GA, Hankins GD, Spong CY, Hauth J, Moore T: The 2008 National Institute of Child Health and Human Development workshop report on electronic fetal monitoring: update on definitions, interpretation, and research guidelines. Obstet Gynecol 112(3):661-666, 2008. doi:10.1097/AOG.0b013e3181841395