Disturbo da accumulo

DiKatharine Anne Phillips, MD, Weill Cornell Medical College;
Dan J. Stein, MD, PhD, University of Cape Town
Revisionato/Rivisto giu 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il disturbo da accumulo è caratterizzato da una persistente difficoltà di eliminare o di separarsi dai propri possedimenti, indipendentemente dal loro valore effettivo. Questa difficoltà comporta l'accumulo di beni che congestionano e ingombrano le zone vivibili al punto tale che l'utilizzo delle aree è sostanzialmente compromesso.

Il disturbo da accumulo spesso comincia durante l'adolescenza con un livello lieve e peggiora gradualmente con l'età, causando una compromissione clinicamente significativa verso i 30 anni. In qualsiasi momento, si stima che dal 2 al 6% delle persone abbia questo disturbo (1). È egualmente prevalente nelle femmine e nei maschi.

Riferimento generale

  1. 1. Samuels JF, Bienvenu OJ, Grados MA, et al: Prevalence and correlates of hoarding behavior in a community-based sample. Behav Res Ther 46(7):836-844, 2008. doi: 10.1016/j.brat.2008.04.004

Sintomatologia del disturbo da accumulo

Il disturbo da accumulo è tipicamente cronico, con poca evoluzione positiva o negativa dei sintomi o remissione spontanea.

I pazienti hanno un forte bisogno di salvare gli oggetti, e sperimentano un disagio significativo quando avviene la separazione dagli oggetti o contemplano la separazione da loro. I pazienti accumulano un gran numero di beni per il quale hanno spazio insufficiente; gli oggetti congestionano e ingombrano lo spazio vitale, tanto che vaste aree diventano inutilizzabili, tranne che per l'immagazzinamento degli oggetti accumulati. Per esempio, le pile di giornali accumulati possono occupare il lavandino e coprire il piano di lavoro e i fornelli della cucina, evitando che questi spazi vengano utilizzati per preparare i pasti.

I sintomi da disturbo dell'accumulo alterano la funzionalità sociale, lavorativa o altri ambiti di funzionamento. Per esempio, i pazienti potrebbero non consentire ad altri individui, inclusi familiari, amici e persone che devono eseguire interventi di riparazione, di entrare in casa perché provano imbarazzo per la confusione.

L'accumulo può portare a condizioni di vita non sicure (p. es., creando un pericolo di incendio o aumentando il rischio di cadute) e può portare a sfratti o problemi legali.

L'accumulo degli animali è una forma di disturbo di accumulo in cui i pazienti accumulano un gran numero di animali e non provvedono adeguatamente alla loro nutrizione, all'igiene e alle cure veterinarie, nonostante il peggioramento dello stato degli animali (p. es., perdita di peso, malattia) e/o dell'ambiente (p. es., estremo sovraffollamento, condizioni altamente non igieniche).

Il grado di consapevolezza è variabile. Alcuni pazienti riconoscono che le convinzioni correlate ai comportamenti di accumulo sono problematiche; ma molti non lo fanno.

Circa l'80-90% delle persone con disturbo da accumulo acquista anche oggetti in maniera eccessiva (p. es., libri, abbonamenti a riviste [1]).

Riferimenti relativi alla sintomatologia

  1. 1. Frost RO, Tolin DF, Steketee G, et al: Excessive acquisition in hoarding. J Anxiety Disord 23(5):632-639, 2009. doi: 10.1016/j.janxdis.2009.01.013

Diagnosi del disturbo da accumulo

  • Criteri del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5-TR)

L'accumulo si distingue da accumulo transitorio e disturbo (p. es., quando la proprietà viene ereditata) per la sua persistenza e altre caratteristiche; inoltre, i pazienti resistono al devolvere o al vendere gli oggetti accumulati. I collezionisti (p. es., di libri o figurine), come gli accumulatori, possono acquisire e mantenere un gran numero di beni, ma a differenza dell'accumulo, le collezioni sono organizzate e sistematiche e non ingombrano in modo significativo lo spazio abitativo necessario e non compromettono l'uso previsto o danneggiano il funzionamento o la sicurezza dell'ambiente domestico.

I criteri diagnostici del disturbo da accumulo comprendono

  • I pazienti hanno difficoltà costante ad eliminare o a separarsi dai beni, indipendentemente dal loro valore effettivo.

  • La difficoltà ad eliminare è dovuta alla percezione di dover salvare gli oggetti ed al disagio associato a scartarli.

  • I beni accumulati congestionano e creano disturbo nelle aree vivibili (ossia, non scantinati o zone di stoccaggio) e compromettono considerevolmente la destinazione d'uso di queste aree.

  • L'accumulo causa disagio significativo o menomazione sociale, lavorativa o in altri ambiti di funzionamento.

Trattamento del disturbo da accumulo

  • Terapia cognitivo-comportamentale

  • Limitato ruolo della farmacoterapia

La terapia cognitivo-comportamentale, che è progettata per trattare i sintomi specifici di accumulo, è di solito la terapia di prima linea. Tuttavia, studi clinici della terapia cognitivo-comportamentale hanno mostrato risultati contrastanti (1, 2). Una terapia di questo tipo si concentra sull'aiutare i pazienti a scartare oggetti, ad astenersi dall'acquisire nuovi beni (se l'acquisizione eccessiva è un problema) e migliorare le proprie capacità decisionali.

Spesso sono necessarie tecniche motivazionali per incoraggiare i pazienti a partecipare e a proseguire la terapia.

Non ci sono studi randomizzati a sostegno dell'uso di terapie farmacologiche per il trattamento del disturbo da accumulo. Gli interventi farmacologici possono essere più efficaci per i pazienti con comorbilità (p. es., disturbi d'ansia). Diversi piccoli studi osservazionali su pazienti con disturbo da accumulo trattati con un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina o un inibitore della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) hanno ottenuto una riduzione della gravità dell'accumulo (3, 4).

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Rodgers B, McDonald S, Wootton BM: Cognitive behavioral therapy for hoarding disorder: An updated meta-analysis. J Affect 290:128-135, 2021. doi: 10.1016/j.jad.2021.04.067

  2. 2. Bodryzlova Y,  Audet S-B, Bergeron K, et al: Group cognitive-behavioural therapy for hoarding disorder: Systematic review and meta-analysis. Health Soc Care Community 27(3):517-530. doi: 10.1111/hsc.12598 

  3. 3. Saxena S, Sumner J: Venlafaxine extended-release treatment of hoarding disorder. Int Clin Psychopharmacol 29(5):266-2, 2014. doi: 10.1097/YIC.0000000000000036

  4. 4. Saxena S, Brody AL, Maidment KM, et al: Paroxetine treatment of compulsive hoarding. J Psychiatr Res 41(6):481-487, 2007. doi: 10.1016/j.jpsychires.2006.05.001

Punti chiave

  • L'accumulo è solitamente un disturbo cronico in cui gli ammalati accumulano beni che congestionano e ingombrano aree vitali della casa, rendendo queste aree molto difficili da usare come previsto e rendendole talvolta pericolose.

  • Eliminare gli oggetti possedui causa ai pazienti con disturbo da accumulo un disagio significativo.

  • Trattare utilizzando la terapia cognitivo-comportamentale che è su misura per trattare i sintomi specifici dell'accumulo. Se la terapia cognitivo-comportamentale risulta inefficace, può essere considerato un trial con un inibitore della ricaptazione della serotonina o un inibitore della ricaptazione della serotonina-noradrenalina, specialmente se il paziente ha una comorbilità potenzialmente responsiva.

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