Le fratture dell’avambraccio interessano la parte mediale di una o di entrambe le ossa dell’avambraccio (radio e ulna).
Le fratture della parte mediale dell’avambraccio sono generalmente determinate da un impatto diretto durante la pratica di sport di contatto, da cadute o da azioni difensive durante un’aggressione.
L’avambraccio fratturato è gonfio, dolente, spontaneamente e alla palpazione, e talvolta appare deformato.
Il medico è in grado di identificare queste fratture alla radiografia.
Frequentemente, i frammenti ossei possono essere riposizionati (ridotti) con la manipolazione e quindi mantenuti in posizione da un tutore o un’ingessatura, ma talvolta è necessario un intervento chirurgico.
Di solito una delle ossa dell'avambraccio (il radio o l’ulna) si frattura per un colpo diretto. Il medico generalmente può riposizionare correttamente i frammenti e mantenerli in sede con un tutore o un’ingessatura, per favorire la guarigione. Raramente, un osso è fratturato e l’altro presenta anche una lussazione all’altezza dell’articolazione del gomito o del polso. La combinazione di una frattura e una lussazione di solito richiede l’intervento chirurgico.
Le fratture della parte inferiore dell’avambraccio sono considerate fratture del polso e le fratture della parte superiore delle ossa dell’avambraccio, che fanno parte dell’articolazione del gomito, sono considerate fratture della parte superiore dell’avambraccio.
Sintomi
L’avambraccio fratturato è dolente e gonfio. Può esservi anche formazione di ecchimosi. Il movimento dell’avambraccio, compresa l’estensione del polso o del gomito, è solitamente doloroso.
Diagnosi
Radiografie
(Vedere anche Diagnosi delle fratture.)
Se si ritiene di avere subito una frattura dell’avambraccio, è necessario consultare un medico il prima possibile.
Anche se il medico di solito è in grado di identificare le fratture dell’avambraccio in base all’esame obiettivo, la procedura diagnostica include la radiografia per localizzare la sede della frattura e determinare l’entità del danno.
Trattamento
Riallineamento delle estremità ossee fratturate, con o senza intervento chirurgico
Tutore o ingessatura
Le parti fratturate vengono riallineate o riportate in sede (riduzione). A seconda del tipo di frattura della, la riduzione può comportare o meno l’intervento chirurgico. Quando possibile, i medici riallineano i frammenti di osso senza intervento chirurgico.
Per una frattura semplice, se le ossa vengono riallineate senza la necessità di un intervento chirurgico, per mantenerle in sede si utilizza un tutore. Il paziente è quindi inviato da un chirurgo ortopedico per il follow-up, al fine di controllare che la guarigione dell’osso avvenga correttamente. Di solito, il tutore viene rimosso e si applica un ingessatura, che viene indossata per 4-6 settimane.
Nel caso di fratture più complesse, la riduzione richiede un intervento chirurgico, in genere la riduzione a cielo aperto con fissazione interna (Open Reduction and Internal Fixation, ORIF). Quando si esegue una ORIF, le ossa fratturate vengono riposizionate e mantenute in sede utilizzando una combinazione di fili, chiodi, viti, aste e/o piastre di metallo. Dopo l’intervento chirurgico, viene applicato un tutore da portare per circa 6 settimane.