Distribuzione del farmaco

DiJennifer Le, PharmD, MAS, BCPS-ID, FIDSA, FCCP, FCSHP, Skaggs School of Pharmacy and Pharmaceutical Sciences, University of California San Diego
Revisionato/Rivisto giu 2022 | Modificata set 2022
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    La distribuzione del farmaco si riferisce ai passaggi del farmaco da e verso il sangue e i vari tessuti dell’organismo (per esempio, i tessuti adiposo, muscolare e cerebrale) e alle percentuali relative del farmaco nei vari tessuti.

    (Vedere anche Introduzione a Somministrazione dei farmaci e farmacocinetica).

    Dopo che il farmaco è stato assorbito nel torrente ematico (vedere Assorbimento del farmaco), circola rapidamente attraverso l’organismo. Il tempo medio di circolazione del sangue è 1 minuto. Dato che il sangue ricircola, il farmaco si sposta dal torrente ematico ai tessuti dell’organismo.

    Una volta assorbiti, la maggior parte dei farmaci non si distribuisce equamente nei vari tessuti. I farmaci che si sciolgono in acqua (farmaci idrosolubili), come il farmaco antipertensivo atenololo, tendono a permanere all’interno del flusso ematico e del liquido che circonda le cellule (spazio interstiziale). I farmaci che si dissolvono nel tessuto adiposo (farmaci liposolubili), come l’ansiolitico clorazepato, tendono a concentrarsi nei tessuti adiposi. Altri farmaci si concentrano soprattutto in una piccola regione dell’organismo (per esempio, i concentrati a base di iodio, principalmente a livello della tiroide), poiché i tessuti in quella zona hanno una particolare attrazione (affinità) e capacità di trattenere il farmaco.

    I farmaci penetrano nei diversi tessuti a velocità differenti, in base alla capacità del farmaco di attraversare le membrane. Per esempio, l’antibiotico rifampicina, un farmaco altamente lipofilico, entra rapidamente nel cervello, mentre l’antibiotico penicillina, un farmaco idrofilico, non vi riesce. Solitamente, i farmaci liposolubili riescono ad attraversare le membrane cellulari più rapidamente dei farmaci idrosolubili. Per alcuni farmaci, i movimenti da e verso i tessuti sono facilitati dai meccanismi di trasporto.

    Alcuni farmaci abbandonano il torrente ematico molto lentamente, perché si legano strettamente alle proteine circolanti nel sangue. Altri lasciano rapidamente il torrente ematico ed entrano nei tessuti, perché legati meno saldamente alle proteine ematiche. Alcune o quasi tutte le molecole del farmaco nel sangue possono essere legate alle proteine ematiche. La porzione di farmaco legata alle proteine è generalmente inattiva. Appena il farmaco libero si distribuisce nei tessuti e il suo livello ematico scende, le proteine ematiche rilasciano la porzione di farmaco ad esse legata. Pertanto, la quota di farmaco legata nel torrente ematico può agire da riserva di farmaco.

    Alcuni farmaci si accumulano in certi tessuti (per esempio, la digossina si accumula nel cuore e nei muscoli scheletrici), che possono fungere da altrettante riserve di farmaco extra. Questi tessuti rilasciano il farmaco lentamente nel torrente ematico, evitando che i livelli ematici scendano rapidamente e prolungandone quindi gli effetti. Alcuni farmaci, come quelli che si accumulano nel tessuto adiposo, abbandonano il tessuto così lentamente da rimanere in circolo per giorni, dopo la loro sospensione.

    La distribuzione di un determinato farmaco può anche variare da persona a persona. Per esempio, le persone obese possono immagazzinare quantità maggiori di farmaci liposolubili rispetto agli individui magri, i quali ne possono accumulare quantità relativamente piccole. I soggetti anziani, anche se magri, possono accumulare grandi quantità di farmaci liposolubili perché la parte di grasso corporeo aumenta con l’età.