Effetti dell’invecchiamento sull’apparato digerente

DiMichael Bartel, MD, PhD, Fox Chase Cancer Center, Temple University
Revisionato/Rivisto ott 2022 | Modificata mag 2023
CONSULTA LA VERSIONE PER I PROFESSIONISTI

    Dal momento che l’apparato digerente ha di per sé una grande quantità di riserve, l’invecchiamento produce effetti relativamente modesti sulla sua funzione se confrontati con quelli prodotti su altri sistemi di organi. Nonostante ciò, l’invecchiamento è un fattore importante in molte malattie dell’apparato digerente. In particolare, gli anziani sono maggiormente predisposti allo sviluppo di diverticolosi e di patologie del tratto digerente (ad esempio stipsi, vedere Intestino crasso e retto) come effetto collaterale dell’uso di alcuni farmaci.

    Panoramica sull’apparato digerente

    (Vedere anche Panoramica sull’apparato digerente.)

    Esofago

    Con l’età, la forza delle contrazioni esofagee e la tensione dello sfintere esofageo superiore diminuiscono (condizione che prende il nome di presbiesofago), tuttavia il movimento del cibo non è influenzato da questi cambiamenti. Molti anziani possono essere comunque interessati da malattie che interferiscono con la contrazione esofagea.

    Stomaco

    Con l’età, diminuisce la capacità della mucosa gastrica di resistere alle lesioni, condizione che, a sua volta, può aumentare il rischio di ulcera peptica, soprattutto nei soggetti che fanno uso di aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Sempre con l’età, lo stomaco può non accogliere grandi quantità di cibo (a causa di una riduzione dell’elasticità) e la velocità con cui si svuota nell’intestino tenue si riduce. Tuttavia, in genere questi cambiamenti non causano sintomi evidenti. L’invecchiamento ha pochi effetti sulla secrezione di succhi gastrici come l’acido e la pepsina, ma diventano sempre più comuni patologie che possono ridurre la secrezione di acido, come la gastrite atrofica. Queste condizioni possono causare problemi successivi come carenza di vitamina B12 o sovracrescita batterica intestinale.

    Intestino tenue

    L’invecchiamento ha scarsi effetti sulla struttura dell’intestino tenue, tanto che il movimento del contenuto attraverso questo tratto intestinale e l’assorbimento della maggior parte delle sostanze nutritive non subiscono modifiche importanti. Tuttavia, i livelli di lattasi si riducono, portando molti adulti all’intolleranza ai prodotti caseari (intolleranza al lattosio). L’eccessiva crescita di alcuni batteri (sovracrescita batterica intestinale) diventa più comune con l’avanzare dell’età e può provocare dolore, meteorismo e calo ponderale. L’iperproliferazione batterica può inoltre causare il ridotto assorbimento di alcune sostanze nutritive come vitamina B12, ferro e calcio.

    Pancreas, fegato e cistifellea

    Con l’età, il pancreas riduce il suo peso complessivo e una parte di tessuto viene sostituita da tessuto cicatriziale (fibrosi). Tuttavia, questi cambiamenti non riducono la capacità del pancreas di produrre enzimi digestivi e bicarbonato di sodio. L’invecchiamento del fegato e della cistifellea provoca vari cambiamenti sia strutturali sia microscopici (vedere anche Effetti dell’invecchiamento sul fegato).

    Intestino crasso e retto

    L’intestino crasso, con l’età, non subisce molti cambiamenti. Qualche volta il retto si dilata. La stipsi diventa più comune (vedere anche Stipsi: informazioni essenziali per gli anziani) a causa di molti fattori:

    • Un leggero rallentamento del movimento del contenuto intestinale lungo l’intestino crasso

    • Una modesta riduzione delle contrazioni del retto quando è pieno di feci

    • L’uso più frequente di farmaci che possono causare stipsi

    • Spesso, meno esercizio o scarsa attività fisica

    • La debolezza del pavimento pelvico nelle donne anziane

    La debolezza del pavimento pelvico nelle donne anziane può anche contribuire all’incontinenza fecale.