Aborto settico

DiAparna Sridhar, MD, UCLA Health
Revisionato/Rivisto gen 2024
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L’aborto settico è una grave infezione dell’utero che si verifica poco prima, durante o dopo un aborto indotto o spontaneo. L’aborto settico è un’emergenza medica.

  • Gli aborti settici causano brividi, febbre, secrezioni vaginali, sanguinamento vaginale e una rapida frequenza cardiaca, in genere entro 2 giorni dall’aborto indotto o spontaneo.

  • Il rischio di aborto settico è elevato se la donna viene sottoposta a un intervento da parte di un soggetto non addestrato e/o senza utilizzare tecniche sterili o strumenti appropriati per rimuovere il contenuto dell’utero per un aborto indotto o un aborto spontaneo.

  • Viene eseguito un esame pelvico; vengono eseguite emocolture per identificare il microrganismo responsabile dell’infezione e aiutare quindi i medici a scegliere gli antibiotici appropriati.

  • Il tessuto della gravidanza presente nell’utero deve essere rimosso il prima possibile; l’infezione viene trattata con antibiotici.

L’aborto settico è possibile dopo qualsiasi procedura di aborto indotto o dopo un aborto spontaneo. Tuttavia, si verifica più spesso quando una persona non addestrata (o la stessa gestante) esegue l’intervento senza utilizzare tecniche sterili e/o strumenti chirurgici appropriati. I professionisti sanitari non addestrati a eseguire procedure correlate alla gravidanza o altre persone non addestrate possono perforare l’utero durante l’intervento e questo può causare la diffusione dell’infezione o provocare sanguinamento abbondante o lesioni ad altri organi, come l’intestino. Queste circostanze di solito si verificano quando la mancanza di accesso all’assistenza sanitaria o problemi personali impediscono alla donna di ricevere cure mediche professionali.

Gli aborti settici possono svilupparsi quando frammenti della gravidanza rimangono nell’utero dopo un aborto indotto o spontaneo e si infettano. L’aborto settico è un’emergenza medica e può causare gravi problemi o la morte della donna.

Sintomi dell’aborto settico

I sintomi dell’aborto settico in genere compaiono entro 24-48 ore dall’aborto. Comprendono brividi, febbre, secrezioni vaginali, frequenza cardiaca accelerata e spesso sanguinamento vaginale. La cervice può dilatarsi ed è possibile un aborto spontaneo, se non è già avvenuto. Se durante l’aborto viene perforato l’utero, le donne di solito avvertono un forte dolore addominale.

Le donne che subiscono un aborto settico possono sviluppare delirio e la pressione arteriosa può abbassarsi pericolosamente, con conseguente shock settico.

Diagnosi dell’aborto settico

  • Valutazione medica

  • Esami del sangue

  • Ecografia

I medici di solito possono diagnosticare l’aborto settico sulla base di interventi precedenti a cui è stata sottoposta la donna durante la gravidanza in corso, sintomi e un esame obiettivo che mostra uno o più dei seguenti segni:

  • Febbre

  • Ipotensione

  • Sanguinamento abbondante dall’utero o all’interno dell’addome

  • Dolore pelvico o addominale

Se l’aborto settico sembra probabile, il medico invia un campione di sangue a un laboratorio per una coltura (ovvero viene posto in una sostanza che promuove la crescita dei microrganismi). Questa tecnica aiuta i medici a identificare il microrganismo che causa l’infezione e quindi a stabilire quali antibiotici possano essere efficaci.

Viene eseguita un’ecografia per verificare la presenza di frammenti della gravidanza che potrebbero essere rimasti nell’utero.

Trattamento dell’aborto settico

  • Antibiotici

  • Rimozione del tessuto della gravidanza dall’utero

Le donne con sintomi di aborto settico vengono trattate immediatamente con antibiotici (per esempio, clindamicina più gentamicina con o senza ampicillina), somministrati per via endovenosa. Non appena possibile, il tessuto della gravidanza presente nell’utero viene rimosso chirurgicamente attraverso la vagina (detta evacuazione chirurgica, utilizzando le tecniche di dilatazione e raschiamento [D e C] o dilatazione ed evacuazione [D ed E]).