Presentazione, posizione e situazione fetale (compresa la presentazione podalica)

DiJulie S. Moldenhauer, MD, Children's Hospital of Philadelphia
Revisionato/Rivisto gen 2024
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Durante la gravidanza il feto può posizionarsi in molti modi diversi all’interno dell’utero della madre. Può essere rivolto verso l’alto o verso il basso o verso la schiena o la parte anteriore della madre. Inizialmente, il feto è in grado di muoversi facilmente o cambiare posizione quando la madre si muove. Verso la fine della gravidanza il feto è più grande, ha meno spazio per muoversi e rimane in una posizione. La posizione del feto ha un effetto importante sul parto e, nel caso di certe posizioni, è necessario un parto cesareo. Esistono termini medici che descrivono con precisione la posizione del feto; identificare la posizione fetale aiuta i medici ad anticipare potenziali difficoltà durante il travaglio e il parto.

La presentazione indica la parte del corpo del feto che si immette per prima nel canale del parto (chiamata parte presentata). Solitamente si tratta della testa, anche se a volte possono essere i glutei (presentazione podalica), una spalla o il viso.

La posizione indica se il feto è rivolto all’indietro (occipito-anteriore) o in avanti (occipito-posteriore). L’occipite è un osso situato nella parte posteriore della testa del bambino. Quindi, la posizione rivolta all’indietro è detta occipito-anteriore (feto rivolto verso la schiena della madre e verso il basso quando la madre è distesa supina). La posizione rivolta in avanti è chiamata occipito-posteriore (feto rivolto verso l’osso pubico della madre e verso l’alto quando la madre è sdraiata supina).

La situazione fetale si riferisce all’angolo del feto rispetto alla madre e all’utero. La situazione longitudinale (la colonna vertebrale del bambino è parallela alla colonna vertebrale della madre) è normale, ma a volte il feto è posizionato lateralmente (trasversale) o a un angolo (obliqua).

Per quanto riguarda questi aspetti del posizionamento fetale, la combinazione più comune, più sicura e più facile per la madre è la seguente:

  • Presentazione di testa (detta presentazione di vertice o cefalica)

  • Rivolto all’indietro (posizione occipito-anteriore)

  • Colonna vertebrale parallela alla colonna vertebrale della madre (situazione longitudinale)

  • Collo piegato in avanti con il mento flesso

  • Braccia incrociate sul petto

Se il feto si trova in una posizione, situazione o presentazione diversa, il travaglio può essere molto più difficoltoso e il parto vaginale può rivelarsi impossibile.

Variazioni nella presentazione, nella posizione o nella situazione fetale possono verificarsi quando

  • Il feto è troppo grande per la pelvi della madre (sproporzione feto-pelvica).

  • L’utero ha una forma anomala o contiene masse anomale come fibromi.

  • Il feto ha un difetto congenito.

  • È presente più di un feto (gestazione multipla).

Posizione e presentazione del feto

Verso il termine della gravidanza, il feto assume la posizione per il parto. Normalmente, la presentazione è di vertice (prima la testa) e la posizione è occipito-anteriore (feto rivolto verso la colonna vertebrale della madre), con il viso e il corpo su un lato e il collo flesso.

Le variazioni nella presentazione fetale comprendono viso, fronte, natica e spalla. La posizione occipito-posteriore (feto rivolto in avanti, verso l’osso pubico della madre) è meno comune rispetto alla posizione occipito-anteriore (feto rivolto all’indietro, verso la colonna vertebrale della madre).

Variazioni nella posizione e nella presentazione fetale

Alcune variazioni nella posizione e nella presentazione che rendono difficile il parto si osservano spesso.

Posizione occipito-posteriore

Nella posizione occipito-posteriore il feto ha la testa verso il basso (presentazione di vertice), ma è rivolto in avanti (verso l’osso pubico della madre, cioè è rivolto verso l’alto quando la madre è distesa supina). Si tratta di una posizione non anomala molto comune, ma rende il parto più difficile rispetto a quando il feto si trova in posizione occipito-anteriore (rivolto verso la colonna vertebrale della madre, ovvero rivolto verso il basso quando la madre è sdraiata supina).

Spesso quando un feto ha la testa rivolta anteriormente il collo è diritto anziché flesso e ciò fa sì che sia necessario maggiore spazio affinché la testa attraversi il canale del parto. Può essere necessario un parto assistito con una ventosa ostetrica o il forcipe oppure il parto cesareo.

Presentazione podalica

Nella presentazione podalica le natiche del bambino o a volte i piedi sono posizionati in modo da essere partoriti per primi (prima della testa).

Nel parto vaginale, i bambini che presentano prima le natiche sono maggiormente a rischio di subire lesioni o persino morire rispetto a quelli che si presentano di testa.

Il motivo dei rischi per i bambini in presentazione podalica è che le anche e le natiche del bambino non sono larghe quanto la testa. Pertanto, se le anche e le natiche passano per prime attraverso la cervice, il passaggio potrebbe non essere abbastanza largo per la testa. Inoltre, se la testa segue le natiche, il collo può essere piegato leggermente all’indietro, aumentando la larghezza necessaria per l’espulsione rispetto a quando la testa è inclinata in avanti con il mento flesso, la posizione più agevole per il parto. Pertanto, mentre il corpo del bambino può essere partorito, la testa può rimanere intrappolata e non essere in grado di attraversare il canale del parto. Se la testa rimane incastrata, esercita una pressione sul cordone ombelicale nel canale del parto, cosicché al bambino arriva molto poco ossigeno. Il danno cerebrale dovuto alla mancanza di ossigeno è più comune nei bambini con presentazione podalica rispetto a quelli con presentazione cefalica.

Nella primipara questi problemi possono verificarsi più spesso, perché i tessuti della donna non sono stati allungati da parti precedenti. A causa del rischio di lesioni o perfino di morte del bambino, si preferisce il parto cesareo se il feto è in presentazione podalica, salvo quando il medico ha molta esperienza ed è abile nel parto podalico oppure non sia disponibile una struttura o strumentazione adeguata per eseguire un parto cesareo in sicurezza.

La presentazione podalica ha maggiori probabilità di verificarsi nelle seguenti circostanze:

  • Il travaglio inizia troppo presto (travaglio pretermine).

  • È presente più di un feto (gestazione multipla).

  • L’utero ha una forma anomala o contiene neoformazioni anomale come fibromi.

  • Il feto ha un difetto congenito.

A volte il medico può girare il feto in modo che si presenti di testa prima dell’inizio del travaglio mediante una procedura che prevede pressione sull’addome della donna e il tentativo di ruotare il bambino. Il tentativo di ruotare il bambino è chiamato versione cefalica esterna ed è solitamente eseguito dopo 37 o 38 settimane di gestazione. Talvolta le donne ricevono un farmaco (come la terbutalina) durante la procedura, per prevenire le contrazioni.

Altre presentazioni

Nella presentazione di faccia il collo è piegato all’indietro; di conseguenza, si presenta per primo il viso piuttosto che la parte superiore della testa.

Nella presentazione di fronte il collo è moderatamente inarcato e si presenta prima la fronte.

Di solito il feto non rimane in una presentazione di faccia o di fronte, Queste presentazioni spesso si trasformano in presentazione di vertice (parte superiore della testa) prima o durante il travaglio. In caso contrario, di solito è raccomandato un parto cesareo.

Nella posizione trasversale il feto giace in posizione orizzontale attraverso il canale del parto e si presenta prima di spalle. In tal caso viene eseguito un parto cesareo a meno che il feto non sia il secondo di una coppia di gemelli. In questo caso, può essere ruotato per essere partorito attraverso la vagina.