L’insufficienza velofaringea è l’incompleta chiusura dello sfintere velofaringeo fra la cavità orale e quella nasale, che causa voce ipernasale.
Lo sfintere velofaringeo (che comprende il palato molle e i lati e le pareti laterali e posteriori della gola) separa la cavità orale e quella nasale durante la deglutizione e l’eloquio. Normalmente, lo sfintere si chiude completamente mentre si parla, in modo da dirigere l’aria attraverso la bocca e non attraverso il naso. Nei soggetti con insufficienza velofaringea, lo sfintere non si chiude completamente. Di conseguenza, l’aria fuoriesce attraverso il naso, causando un suono nasale della voce (chiamata voce risonante ipernasale).
L’insufficienza velofaringea può interessare i soggetti nati con una spaccatura del palato (palato leporino) o un palato troppo corto. A volte può svilupparsi dopo un intervento chirurgico alle tonsille o alle adenoidi o derivare da debolezza muscolare in persone con disturbi neurologici come paralisi cerebrale, ictus o tumori cerebrali. Altre cause sono i tumori del palato.
I sintomi di insufficienza velofaringea comprendono una voce ipernasale con impossibilità ad articolare i suoni correttamente. Una grave insufficienza velofaringea determina il rigurgito di cibi solidi e liquidi attraverso il naso.
I medici sospettano un’insufficienza velofaringea nelle persone con le tipiche alterazioni del linguaggio. Per confermare la diagnosi, i medici esaminano lo sfintere velofaringeo con un rinoendoscopio a fibre ottiche (una sonda flessibile che viene fatta passare attraverso il naso) o con l’acquisizione di radiografie durante la deglutizione di alimenti diversi (videofluoroscopia). Per questa procedura, gli alimenti vengono miscelati con bario, che appare bianco nelle radiografie e delinea il tratto digerente.
Il trattamento prevede la logoterapia e, talvolta, uno speciale dispositivo da portare in bocca (chiamato protesi palatale ascensore) o l’intervento chirurgico.