Man mano che invecchiamo, fare scelte intelligenti sulla nostra salute significa essere proattivi nell’identificare potenziali condizioni o complicazioni. La maggior parte delle volte, prima si identifica un cambiamento nella propria salute, più efficacemente si è in grado di affrontare queste sfide e rimanere in salute.
Ma non è sempre così. In alcuni casi, gli esami e le procedure di screening hanno pro e contro. I medici, i gruppi consultivi e i pazienti hanno opinioni diverse su quando e come condurre questi esami.
Pochi esami sono controversi quanto gli screening per il tumore della prostata.
La prostata è una ghiandola che si trova solo negli uomini, situata appena sotto la vescica. Con l’avanzare dell’età, molti uomini manifestano una crescita benigna e un ingrossamento della ghiandola prostatica dovuto a gonfiore benigno. Una percentuale inferiore di uomini sviluppa una crescita maligna nella prostata che può diffondere il tumore ad altre parti del corpo se non viene rilevata precocemente. Negli Stati Uniti, il rischio di un uomo di ricevere una diagnosi di tumore della prostata nel corso della vita è del 17% e il rischio di decesso a causa di tumore della prostata è di circa del 3%.
Gli screening progettati per rilevare questo tumore precocemente sono piuttosto efficaci ma piuttosto controversi. Per gli uomini che cercano di adottare misure proattive per proteggere la propria salute, capire se e quando uno screening per il tumore della prostata sia adatto a loro può essere fonte di confusione e stress. Questa discussione dello screening prevede l’individuazione precoce dei tumori prima che si diffondano al di fuori della prostata. Ecco cinque cose da tenere a mente quando si affrontano queste considerazioni.
1. Gli screening della prostata sono cambiati negli ultimi decenni
La prima cosa da capire sugli screening della prostata è che sono diversi da quelli di una generazione fa. In passato, gli screening prevedevano un esame rettale per esaminare fisicamente la prostata per individuare aree dure e stabilire se fosse necessaria una biopsia. Oggi, e negli ultimi decenni, i medici si sono sempre più affidati a un esame del sangue per misurare una sostanza prodotta dalla prostata chiamata PSA.
Un livello elevato di PSA è un potenziale indicatore di tumore, tuttavia vi sono altre cose che possono causare un PSA elevato. È importante notare che un PSA elevato può essere dovuto a condizioni come un’infezione prostatica o semplicemente un ingrossamento benigno della prostata. In presenza di livelli elevati di PSA dall’esame del sangue, il medico può ordinare test come un esame RMI della prostata o altri test più recenti per indicare la possibile presenza di cancro. Anche se il medico può fare affidamento su questi altri esami, l’unico modo per diagnosticare il tumore della prostata è una biopsia tissutale.
2. Esistono pro e contro per gli screening del tumore prostatico
Prima di esplorare le diverse raccomandazioni e i criteri di screening, è importante comprendere perché il test di screening è così controverso. La realtà è che gli screening prostatici offrono benefici e svantaggi, ma possono essere utili per molti uomini. Il beneficio maggiore consiste nell’individuare forme aggressive di tumore della prostata prima che si diffondano oltre la prostata. In questi casi, il trattamento del tumore può aumentare la qualità della vita nonché la quantità di vita trattando e prevenendo la diffusione del tumore.
Allo stesso tempo, lo screening stesso e la potenziale biopsia presentano alcuni rischi, tra cui sanguinamento e infezione. Inoltre, molti carcinomi prostatici tendono a crescere in modo relativamente lento e vi è il timore che gli effetti collaterali del trattamento, che possono includere disfunzione erettile, incontinenza urinaria, o irritazione intestinale, possano essere più dannosi che lasciare il tumore non trattato. È questo equilibrio tra il rilevamento proattivo e la riduzione dei trattamenti con effetti collaterali che alterano la vita che è al centro della controversia sullo screening della prostata.
3. Il carcinoma prostatico allo stadio iniziale non richiede sempre un intervento chirurgico o radioterapia
È importante notare che, man mano che gli screening si sono evoluti, anche la nostra comprensione della progressione del carcinoma prostatico e delle strategie terapeutiche è progredita. A differenza di 20 anni fa, oggi una diagnosi precoce di tumore prostatico non richiede automaticamente un trattamento aggressivo.
I medici oggi possono raccomandare la sorveglianza attiva (spesso indicata in passato come vigile attesa). Il paziente con tumore della prostata di nuova diagnosi, in fase iniziale e non aggressivo, sarà sottoposto a monitoraggio periodico. Molti uomini possono evitare il trattamento a meno che il tumore stia progredendo o cambiando. Questa può essere una situazione stressante per gli uomini che si trovano a vivere con un tumore “non trattato”, ma è importante comprendere i veri rischi e benefici e parlare con un medico del modo migliore per procedere con il trattamento o la sorveglianza.
4. Le raccomandazioni di screening variano significativamente
Non esiste una singola raccomandazione largamente accettata per lo screening del tumore della prostata. Dopo aver valutato le opportunità e i rischi presenti negli screening, diversi gruppi professionali hanno formulato raccomandazioni diverse. Le organizzazioni, tra cui la National Comprehensive Cancer Network, l’American Urological Association e l’American Cancer Society raccomandano di sottoporre a screening alcuni uomini con alcune avvertenze.
Le raccomandazioni specifiche variano in base al gruppo, ma lo screening viene generalmente preso in considerazione negli uomini con un’aspettativa di vita di almeno 10-15 anni e di età superiore a 50 anni e in alcuni soggetti più giovani che presentano fattori di rischio, come essere afro-americani o avere un’anamnesi familiare di carcinoma prostatico o tumore mammario. I benefici dello screening possono diminuire con l’avanzare dell’età.
Altre organizzazioni come l’American Academy of Family Physicians non sono a favore dello screening del tumore della prostata. Anche molte organizzazioni e risorse incentrate sul paziente si concentrano sui rischi degli screening. Altri gruppi, tra cui la United States Preventive Service Task Force che in passato si sono opposti agli screening della prostata, stanno iniziando a suggerire che lo screening potrebbe fornire benefici in alcuni uomini.
5. Gli uomini dovrebbero prendere la decisione da soli, con il contributo di un medico
Considerate le complicazioni e le controversie relative allo screening del tumore della prostata, praticamente tutte le principali organizzazioni concordano sul fatto che nessuno debba essere sottoposto a screening senza avere prima avuto un colloquio approfondito con il proprio medico per discutere le incertezze, i rischi e i benefici.
In fin dei conti, è una scelta personale. Se si è preoccupati del tumore della prostata e si ha una certa età, se si è africani o afro-americani, o se si ha un’anamnesi familiare di carcinoma prostatico o tumore mammario, è necessario avere un colloquio informativo con il medico.
Per ulteriori informazioni sul tumore della prostata e sulle considerazioni relative agli screening, visitare la pagina dei Manuali o la pagina In breve sull'argomento.